Metaverso e norme, cosa accadrà? Un’introduzione al tema e spunti di riflessione
Era il 1992 quando per la prima volta Neal Stephenson Snow Crash usò il termine “Metaverso” nel suo libro di fantascienza. Ma dobbiamo aspettare 30 anni per arrivare ad un nuovo concetto di Metaverso, quello di una rete di mondi virtuali incentrati sulla connessione sociale.
Nella letteratura futurista e nella fantascienza, il Metaverso è un'ipotetica iterazione di Internet come un unico mondo virtuale universale e immersivo, facilitato dall'uso di cuffie per la realtà virtuale e la realtà aumentata.
Qualsiasi cosa sia, di sicuro si è sviluppato un grande interesse intorno a questa nuovo fenomeno, sia sociale che tecnologico. Tutti intenzionati a far crescere i propri business, intercettando nuovi bisogni e nuove utenze, ci si chiede che impatto avrà questa tecnologia quando i protagonisti rientreranno nella dimensione terrestre. Tale realtà virtuale, infatti, non potrà rappresentare un universo parallelo privo di regole, ma dovrà necessariamente essere normato col fine di garantire la sicurezza di tutti, similarmente a come avviene nel mondo “reale”. L'aspetto più coinvolgente ed entusiasmante sarà valutare come determinate leggi verranno regolate in un ambiente totalmente digitale, dando adito quindi ad elevate prospettive di compliance automatizzata. Basti pensare ad un ipotetico caso in cui gli utenti diano il consenso al trattamento dei dati personali e questi verranno gestiti in maniera completamente automatizzata attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, secondo le regole proprie del Metaverso in questione.
Fatte queste premesse, ci si interroga quindi se nel Metaverso si applicheranno le regole vigenti oppure occorrerà pensare ad una codificazione ad hoc.
Probabilmente per comprendere se la condotta di un avatar è lecita o meno, dovremo rifarci alle norme contenute nei nostri codici. E non è pensabile che una sanzione si possa applicare all’avatar di qualcuno, se l’illecito vi è stato, ne risponderà sempre l’utente, la persona fisica che tira i fili del suo avatar.
Sebbene la situazione sia altamente incerta, possiamo comunque oggi stesso spingerci a fare delle ipotesi sulle tipologie di norme che verranno applicate nel/nei Metaversi, consci delle limitazioni che previsioni fatte ora su ambienti in così forte evoluzione possano risultare non più attuali in brevissimo tempo.
Per esempio, si ritiene che farà fede il contratto in cui verranno stabilite le regole per chi accetta di partecipare, ma non solo: ci saranno anche le norme previste specificamente per la realtà virtuale.
Infatti, se l’obiettivo del/dei Metaversi è lo svolgimento di attività quotidiane in un nuovo contesto virtuale, non si potrà fare a meno delle norme in vigore nel mondo “reale”. Un esempio concreto riguarda la tematica dei dati personali. Ci sarà, al posto della persona fisica, un suo alter ego virtuale, che agirà mediante lo sfruttamento dei dati personali riferibili alla persona reale, con tutte le implicazioni connesse dal punto di vista della tutela dei dati personali. Da questo punto di vista possiamo sicuramente assumere che la creazione di un universo digitale comporterà un trattamento maggiore di dati personali inerenti alle interazioni sociali, per esempio generati monitorando le abitudini di consumo, le opinioni e le preferenze degli individui, dando vita ad avanzate capacità di profulazione degli “avatar” e quindi degli utenti. Da qui, una necessità ancora maggiori di sufficienti tutele legali, che partendo dal mondo reale vengano estese, potenziate ed adattate anche al Metaverso di riferimento.
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